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Palazzo di Giustizia

Whistleblowing

Con l’entrata in vigore del D.lgs. n. 24/2023, in data 30 marzo 2023, è stata introdotta, nel nostro ordinamento, una nuova disciplina del “whistleblowing”.
Il provvedimento, attuativo della Direttiva europea n. 1937/2019, raccoglie in un unico testo normativo l’intera disciplina dei canali di segnalazione e delle tutele riconosciute ai segnalanti, sia del settore pubblico che privato.
Le segnalazioni devono essere trasmesse attraverso i canali appositamente predisposti e, in via prioritaria, è prescritto l’utilizzo del c.d. canale interno.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia, in conformità a quanto previsto dal d.lgs. 10 marzo 2023, n. 24, ha attivato n. 2 canali di “whistleblowing”.
Il primo canale è costituito dalla piattaforma accessibile al seguente link https://ordineavvocatiperugia.whistleblowing.it/ gestita dal Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza, Avv. Alessandro Ciglioni.
La piattaforma Whistleblowingit (c.d. CANALE 1) può essere utilizzata per la segnalazione in forma scritta di violazioni del diritto dell’Unione Europea (UE) e di violazioni delle disposizioni normative nazionali.
La mail whistleblowing@ordineavvocati.perugia.it  può, invece, essere utilizzata soltanto per chiedere un appuntamento con il RPCT ed effettuare la segnalazione oralmente (c.d. CANALE 2), con il divieto di esporre la segnalazione per iscritto.
L’adozione del canale informatico garantisce attraverso strumenti di crittografia la tutela della riservatezza dell’identità del segnalante. Una volta inviata la segnalazione, il sistema emetterà una ricevuta con il numero identificativo della stessa, che il segnalante è obbligato a conservare, poiché in caso di smarrimento dei codici egli sarà costretto ad effettuare di nuovo la segnalazione.
Quanto al CANALE 2, la riservatezza viene garantita dall’adozione di una procedura interna. La mail è dedicata soltanto alla ricezione di richieste di appuntamento.  Si invita il segnalante a specificare sempre nell’oggetto che trattasi di “segnalazione ai sensi del D.lgs. n. 24/2023”, altrimenti non potrà beneficiare delle garanzie previste dalla legge.